GUIDE E TUTORIAL: IL PARQUET PREFINITO COSA E’ E COME SI USA
Parquet prefinito: bellezza ed innovazione ai tuoi piedi
Il parquet prefinito è l'evoluzione moderna del pavimento in legno, una soluzione ingegnerizzata che unisce la bellezza naturale del materiale alla praticità e resistenza delle finiture industriali. Ogni strato ha una funzione specifica, con legni scelti in base alle loro caratteristiche e al costo finale del prodotto.
La struttura multistrato: il cuore del parquet prefinito
Il parquet prefinito si presenta comunemente con una struttura a due o tre strati, ognuno fondamentale per le sue performance:

LO STRATO NOBILE, L’ANIMA VISIBILE
È la superficie calpestabile del pavimento, realizzata in essenza pregiata. A differenza del parquet tradizionale, la sua finitura (levigatura, verniciatura, ecc.) avviene industrialmente in fabbrica. Questo processo permette l'applicazione di più strati protettivi, ognuno con una funzione specifica, garantendo una resistenza superficiale superiore e una maggiore durata nel tempo.
Un parquet è tale solo se lo strato nobile ha uno spessore superiore a 2,5 mm. La qualità del prodotto è direttamente proporzionale a questo spessore: i prodotti più economici variano tra 2,5 e 3,5 mm, mentre quelli di alta qualità possono arrivare fino a 4,5 mm.
IL SUPPORTO: LA SPINA DORSALE DEL PARQUET PREFINITO
Questo strato costituisce la struttura portante della doga, con il compito di sostenere lo strato nobile e stabilizzare il tutto. Deve essere in grado di deformarsi per assorbire le irregolarità del sottofondo. Per questo, si utilizzano legni morbidi e flessibili.
Nei parquet di qualità superiore, il supporto è realizzato in betulla finlandese. Nei prodotti più economici, si trovano invece abete o pioppo, legni più rigidi che possono rendere il pavimento meno stabile nel tempo e più rumoroso al calpestio.
Nei prefiniti di pregio, lo strato di supporto è composto da almeno due fogli incollati con fibre incrociate. Il foglio inferiore presenta intaccature ortogonali che migliorano ulteriormente l'adattabilità del legno al sottofondo. Questa lavorazione è un segno distintivo della qualità costruttiva.
LA CONTROBILANCIATURA: L’ALLEATO DELLA STABILITA’
Presente solo nel parquet prefinito a tre strati, è un foglio a contatto con la superficie di posa. La sua funzione principale è consentire la posa flottante (senza l'uso di collanti) e contribuire alla stabilità della doga. Le sue fibre, direzionate longitudinalmente come quelle dello strato nobile, lavorano in sinergia per impedire la deformazione reciproca, con il supporto che funge da "cuscinetto" stabilizzante.
Una controbilanciatura perfetta si ottiene quando strato nobile e controbilanciatura hanno lo stesso spessore e la stessa essenza, ma questa è una soluzione molto costosa. Per offrire alternative più economiche, esistono prefiniti a tre strati con combinazioni meno pregiate, come strato nobile in essenza con supporto in betulla e controbilanciatura in abete o pioppo, o strato nobile più sottile con supporto e controbilanciatura in abete/pioppo.
VERNICIATURA, BISELLATURA : DETTAGLI CHE FANNO LA DIFFERENZA
La verniciatura industriale: protezione al top
Grazie al processo produttivo industriale, il parquet prefinito può ricevere fino a 6/7 strati di vernice, garantendo una resistenza e una durata eccezionali. Le vernici moderne offrono alta protezione contro usura, graffi, raggi UV e acqua.
Questi materiali innovativi non solo abbattono drasticamente l'impatto ambientale della produzione, ma offrono anche notevoli vantaggi al cliente finale: un parquet prefinito verniciato ad acqua, una volta posato, rilascerà nel tempo il 95% in meno di sostanze chimiche inquinanti rispetto a uno con vernici a solvente. Un prodotto realmente ecologico, sia per l'ambiente che per la tua salute.
La bisellatura: funzionalità ed estetica
La bisellatura è una lavorazione che smussa gli spigoli delle doghe, specialmente quelle di grandi dimensioni, con un triplice scopo:
prevenzione: evita scheggiature durante il trasporto e la posa;
durata: elimina i punti deboli della doga che, con il calpestio, potrebbero rovinarsi nel tempo;
estetica: mette in risalto il disegno delle doghe, donando al pavimento un aspetto più naturale e raffinato.
Un parquet bisellato è indice di un'attenzione particolare alla qualità costruttiva.

LAVORAZIONI ESTETICHE: IL TOCCO ARTISTICO
Oltre alle finiture protettive, il parquet prefinito può essere valorizzato da lavorazioni che ne esaltano l'aspetto estetico:
spazzolatura: Questa tecnica impiega spazzole rotative in acciaio per consumare le parti più morbide delle fibre del legno. Il risultato? Le venature vengono messe in evidenza, creando una superficie leggermente irregolare. Questa texture non solo arricchisce l'estetica, ma aiuta anche a mascherare piccoli graffi o segni di usura, rendendoli meno visibili rispetto a superfici troppo lisce e uniformi.
piallatura: Eseguita a macchina o a mano sulle singole doghe, la piallatura rende la superficie intenzionalmente irregolare, conferendo un aspetto più artigianale. Le leggere scanalature create dalla pialla vengono spesso esaltate con una vernice lucida, che, grazie ai riflessi della luce, fa risaltare ogni singola imperfezione, valorizzando la matericità del legno.
taglio filo sega: Questa lavorazione superficiale crea una serie di segni trasversali rispetto alle venature del legno. Il suo scopo è rendere la superficie più irregolare e grezza, conferendo un look distintivo e autentico.

LE SCELTE DEL PARQUET PREFINITO: ESTETICA E COSTO
Le "scelte" di un parquet prefinito si riferiscono alle caratteristiche estetiche di un'essenza, influenzando sia l'aspetto finale che il costo:
prima scelta (o "extra"): Comprende doghe con pochi nodi o, nodi di piccole dimensioni; caratterizzata da venature lineari e una stonalizzazione ridotta tra una doga e l'altra; offre un risultato molto uniforme. A causa della rigorosa selezione, è la scelta più costosa e, per alcune applicazioni, potrebbe risultare esteticamente troppo omogenea.
seconda Scelta (o "natura"): Include doghe con nodi di piccole dimensioni (generalmente non superiori a 1 cm), prevalentemente chiusi, con minime stuccature. Offre un equilibrio tra naturalezza e uniformità.
scelta Rustica (o "unica"): Non prevede selezione. Viene utilizzato l'intero tronco, includendo doghe senza nodi, fiammate o rigate, ma anche doghe con nodi di varie dimensioni (piccoli, grandi, aperti o stuccati). In alcune tipologie specifiche, si possono trovare anche spaccature longitudinali stuccate a contrasto, pensate per evidenziare i "difetti" e l'artigianalità della superficie.
Sebbene la scelta del legno sia principalmente estetica, essa incide significativamente sul costo, poiché una materia prima più selezionata comporta maggiori spese.
FORMATI E TIPOLOGIE DI POSA: DISEGNI E STILI
I formati delle doghe e i metodi di posa contribuiscono in modo determinante all'estetica finale del pavimento:
Posa "a Correre": Le doghe sono montate tutte nella stessa direzione, con le file sfalsate in modo casuale per esaltare la naturalità del materiale.
Per formati piccoli (larghezza fino a circa 140 mm), le larghezze sono solitamente uniformi, mentre le lunghezze variano nella stessa partita per un effetto più dinamico.
Per tavole di grandi dimensioni (larghezza superiore a 180 mm), per alcune estetiche, possono esserci anche variazioni di larghezza (di norma 2 o 3 misure per partita), accentuando l'aspetto artigianale.
Posa "a spina": Questa tipologia gioca sul disegno di montaggio contrapposto delle doghe, creando pattern geometrici distintivi. Esistono diverse configurazioni: spina italiana, ungherese, francese. Di norma, gli elementi sono tutti della stessa dimensione e, nel prefinito necessitano di maschiature alternate per un montaggio corretto. I parquet a spina sono tornati di moda negli ultimi anni e si adattano perfettamente ad ambienti classici o con un gusto vintage.
POSA DEL PARQUET PREFINITO: REGOLE PER UN RISULTATO PERFETTO
Nella maggior parte dei casi, il parquet prefinito viene incollato al sottofondo, utilizzando collanti monocomponenti (più economici) o bicomponenti (di maggiore qualità). Il sottofondo deve essere planare, non umido, non polveroso e non sconnesso. L'incollaggio è possibile sia su massetto che su pavimenti esistenti (pietra, ceramica, ecc.).
Solo i parquet prefinito a tre strati (controbilanciati) possono essere posati flottanti. In questo caso, le doghe si appoggiano su un tappetino fonoassorbente e si incastrano tra loro con sistemi maschio/femmina o a click, senza l'uso di collanti. Questa posa è ideale per esigenze particolari, come installazioni temporanee, per preservare un pavimento preesistente o quando il sottofondo non è idoneo all'incollaggio (es. massetto polveroso). È anche più semplice per chi desidera il montaggio fai-da-te, sebbene non sempre consigliabile senza specializzazione.
Tuttavia, la posa flottante ha anche delle controindicazioni: il parquet a tre strati è più costoso, occupa maggiore spessore e il calpestio può generare più rumore.
FONDAMENTALE PER LA DURATA: UMIDITA’ E DILATAZIONE
Per la buona riuscita e la durata del tuo parquet prefinito, è essenziale prestare attenzione ad alcuni aspetti cruciali:
Isolamento dall'umidità del sottofondo: Se il solaio confina con ambienti non riscaldati, è indispensabile predisporre una barriera al vapore sotto il massetto. Questa barriera, impermeabile all'acqua e all'aria, deve estendersi non solo sulla superficie orizzontale ma anche risvoltare lungo le pareti, prevenendo così l'umidità di risalita che potrebbe causare distacchi e degrado.
Controllo dell'umidità ambientale: Per preservare il legno nel tempo, l'umidità dell'aria nell'ambiente non dovrebbe mai superare il 60%. Ambienti troppo umidi, specialmente se non riscaldati per lunghi periodi, possono deformare o gonfiare le fibre del legno e compromettere la struttura e la vernice del pavimento.
Giunti di dilatazione: Durante il montaggio, è cruciale lasciare uno spazio vuoto di circa 1 cm tra le doghe e le pareti perimetrali. Questo spazio, chiamato giunto di dilatazione, permette al legno di espandersi e contrarsi liberamente in risposta alle variazioni di temperatura e umidità, prevenendo deformazioni. Questo spazio è elegantemente nascosto dallo spessore del battiscopa. Questo elemento ènecessario in ogni installazione di parquet, sia prefinito che tradizionale.
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